INDIA - Mumbai

Festival di Tarnetar e Ravechi

  • Tour di gruppo , Volo + Tour
  • 14 giorni / 12 notti
  • Campeggio , 4 e 5 stelle
  • Pensione completa


Il Gujarat, meta tra le meno turistiche dell’India, custodisce un patrimonio artistico, culturale e naturale di inestimabile valore. Ogni anno, tra agosto e settembre, è possibile partecipare sia al “festival dell’ombrello” nei pressi del santuario sacro di Tarnetar, in cui i ragazzi di etnia Bharwad possono pavoneggiarsi nei loro abiti migliori, sia al festival di Ravechi, la fiera dei mitici nomadi Rabari che raccoglie più di 30.000 devoti. Questo ricco itinerario prevede anche l’attraversamento delle vaste e desolate pianure salmastre del deserto del Kutch, popolate da numerose comunità pastorali di popoli nomadi che vivono tra i deserti del Sindh e del Thar il cui incontro arricchisce il viaggio di un profondo patrimonio etnografico; e di alcuni siti Patrimoni dell'UNESCO, come le rovine islamiche della spettacolare Champaner, l’antica capitale del Gujarat; e il fantastico pozzo-palazzo di Patan.


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Dettagli

Programma di viaggio:

1° giorno / Italia – Ahmedabad
Partenza dall’Italia in tarda mattinata con volo di linea Ethiad Airways via Abu Dhabi per Ahmedabad, la capitale dello stato del Gujarat. Arrivo a Ahmedabad dopo la mezzanotte, accoglienza, trasferimento in hotel e pernottamento.

2° giorno / Ahmedabad (l’ashram del Mahatma Gandhi)
Fondata nel 1411 da Ahmed Shah, Ahmedabad nel XVII secolo era considerata una delle città più belle dell’India. Lo sviluppo industriale della seconda metà del XVIII secolo la trasformò in un grande centro tessile, ancora oggi la città è famosa per la produzione di magnifici tessuti. Dopo la prima colazione visita dei principali siti d’interesse di Ahmedabad. Il Sabarmati Ashram, il quartier generale di Gandhi durante la lunga lotta per l’indipendenza dell’India. Da qui, il 12 marzo 1930, il Mahatma partì per la famosa “Marcia del Sale” fino al Golfo di Cambay, in segno di protesta contro il monopolio governativo sulla produzione e la vendita del sale. Il Mausoleo di Sarkhej Roza, un ampio complesso, non completato dopo la morte dello Shah, costituito da una moschea, una tomba, un’enorme vasca d’acqua e un palazzo del 1450 circa. Si prosegue con la Siddi Sayid's Mosque, una piccola moschea caratterizzata da griglie di pietra con intagliati raffinati alberi della vita, eretta da uno schiavo abissino nel 1573, quando i Moghul conquistarono il Gujarat. Si continua con una camminata attraverso l’affollato, caotico, decadente centro storico fino a raggiungere la Moschea del Venerdì (Jama Masjid), la seconda più grande dell’India. Ha perso i minareti per un terremoto del 1816, ma la foresta di colonne interne, le numerosissime cupole, il materiale lapideo utilizzato danno allo stesso tempo l’impressione di imponenza e leggerezza. Pranzo in ristorante locale. Cena e pernottamento in hotel.

3° giorno / Ahmedab – Champaner – Vadodara (le moschee e la collina di Pavagadh) (circa 190 km)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per la spettacolare Champaner, l’antica capitale del Gujarat dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. La città si sviluppa intorno a Pavagadh, un’altura di origine vulcanica alta 800 m che sembra un pezzo di Himalaya in mezzo alla pianura. Fondata come capitale dei Rajput nell’ VIII secolo e situata lungo una rotta commerciale d’importanza strategica, Champaner fu assediata dal sultano Mahmud Bogara, che riuscì ad espugnarla nel 1484 costruendovi poi molte strutture religiose. Le mura alla base della collina un tempo si snodavano per 6 km e circondavano edifici militari,
religiosi e civili, oltre che un complesso sistema di raccolta delle acque. Le strutture più affascinanti sono sicuramente le moschee, in cui coesistono elementi decorativi islamici e hindu. Il monumento più spettacolare è la Jama Masjid, edificata nel 1513, che richiese 125 anni di lavoro e che presenta un meraviglioso portale d’ingresso scolpito e un cortile interno molto imponente. Si prosegue per Vadodara (o Baroda), una cittadina universitaria ricca di cultura e armonia situata 100 km a sud-est di Ahmedabad. Visita del sontuoso palazzo in stile indo-saraceno Laxmi Vilas Palace, costruito nel XVI secolo senza badare a spese, infatti il conto finale ammontò a ben 6 milioni di rupie. Pranzo in ristorante locale. Cena e pernottamento in hotel.

4° giorno / Vadodara – Lothal – Bhavnagar (il sito risalente alla civiltà della Valle dell’Indo) (circa 240 km)
Dopo la prima colazione partenza verso ovest per Lothal, un importante sito archeologico risalente a circa 4500 anni fa, contemporaneo quindi con la civiltà della Valle dell’Indo fiorita nell’odierno Pakistan. Lothal era probabilmente uno dei più importanti porti di tutto il subcontinente, gli scavi hanno portato alla luce i resti di un arsenale, con un complesso sistema di chiuse, soggetto a maree. Lothal ebbe evidenti contatti con Mohenjodaro e Harappa, infatti ne condivide la stessa ordinata planimetria, le medesime accurate costruzioni in mattoni e lo stesso sofisticato sistema di rete fognaria. Si prosegue verso sud per la città di Bhavnagar. Fondata nel 1743, Bhavnagar è stata a lungo un importante centro per il commercio del cotone, oggi è un fervido centro industriale. Passeggiata nell’animato Bazar e salita al tempio Takhteswar che sorge sulla sommità di una collina. Pranzo in ristorante locale. Cena e pernottamento in residenza storica.

5° giorno / Bhavnagar – Palitana – Gondal (la collina sacra ai jain) (circa 200 km)
Presto al mattino, dopo la prima colazione, partenza verso sud-ovest per la cittadina di Palitana che sorge nei pressi del monte Shatrunjaya uno dei luoghi più sacri del jainismo, dove i 24 maestri di questa religione avrebbero trovato l’illuminazione. Un complesso di 863 templi, costruiti oltre nove secoli fa, sorge su una collina dedicata agli dei. Bisogna essere in buona forma fisica per salire i circa 3.500 gradini che in 3 chilometri di percorso conducono alla cittadella religiosa, in alternativa si può ricorrere al dholi, una comoda portantina sostenuta da due portatori (da pagare in loco). Giunti alla sommità ci si disperde in un contesto mistico che fa dimenticare le fatiche della salita. Il tempio più importante, impreziosito d’oro e diamanti, è dedicato ad Adinath, il primo tirthankara, la cui leggenda si perde nella notte dei tempi. La visione dei templi è
grandiosa, racchiusi da una gigantesca muraglia che custodisce il più grande complesso di edifici sacri di tutta l’India. Si prosegue verso nord-ovest per Gondal, interessante cittadina un tempo capitale del principato dei Rajput Jadeja. Pranzo in ristorante locale. Cena e pernottamento in residenza storica

6° giorno / Gondal – Tarnetar (la Festa dell’Ombrello) (circa 110 km)
Nel XIX secolo l’illuminato Maharaja Bhagwat Singhji occupò il trono di Gondal e introdusse importanti riforme in campo sociale come ad esempio l’obbligo scolastico per entrambi i sessi. Visita al Museo delle Auto che espone la flotta reale composta da circa 50 automezzi tra cui una Delage del 1910, una Daimler degli anni ’20, una Mercedes e una Packard del 1935 e svariate Cadillac, Jaguar e Chevrolet. Molto interessante anche il laboratorio della Farmacia Ayurvedica di Shri Bhuvaneshwari, fondata nel 1910 dal medico di corte che fu anche il primo a coniare il termine “Mahatma”(Grande Anima) che avrebbe poi accompagnato il nome di Gandhi. In tarda mattinata partenza verso nord per Tarnetar per partecipare alla coloratissima fiera che si tiene vicino al sacro tempio di Trineteshwar (una forma locale di Shiva). La fiera offre l’opportunità di incontrare i gruppi di pastori che vivono nella Saurashtra (la penisola del Kathiawar) come l’etnia Bharwad. Arrivo a Tarnetar, sistemazione in campo tendato. Pomeriggio dedicato alle manifestazioni della Festa dell’Ombrello. Pasti e pernottamento in campo tendato. Il campo tendato viene allestito in occasione della festa dall’Ente del Turismo del Gujarat. E’ costituito da grandi tende con due letti forniti di lenzuola, cuscini e coperte. Bagni privati all’interno di ciascuna tenda dotati di wc e doccia. Grande tenda ristorante con tavoli e sedie per pranzo, cena e prima colazione.

7° giorno / Tarnetar – Bhuj (la Festa dell’Ombrello) (circa 220 km)
Dopo la prima colazione partecipazione alle manifestazioni della Festa dell’Ombrello: l’occasione per i ragazzi di etnia Bharwad di pavoneggiarsi nei loro abiti migliori e per le ragazze di trovare un fidanzato. Nel passato gli uomini stavano seduti sotto chhatri (ombrelli) splendidamente ricamati, perché le donne li potessero ammirare per scegliere il loro preferito. Se il fidanzamento veniva combinato la nuova coppia faceva un giro per la fiera all’ombra del chhatri sorretto da un compare. Oggi la festa è diventata popolare e con la grande
affluenza di pubblico (esclusivamente locale) ha perso un po’ dell’autenticità del passato, ma rimane ancora un’interessante manifestazione per avvicinarsi al colorato folclore e alle ancora vive tradizioni locali. Per l’occasione vengono organizzate varie competizioni come ad esempio la corsa dei carri trainati dai buoi, con splendidi animali agghindati a festa che trainano caratteristici carretti a due ruote coperti da variopinti baldacchini; o anche le esibizioni a cavallo, con cavallerizzi che montano a pelo agili cavalli, mostrando un’eleganza innata e cimentandosi in corse e acrobazie. Sono previsti anche spettacoli di canti e danze. I cantanti si esibiscono in melodie accompagnate da strumenti musicali, la performance inizia con lunghe invocazioni al dio Ganesh affinché porti fortuna e prosperità. Pranzo al campo tendato. Nel pomeriggio partenza verso nord ovest per Bhuj, capoluogo del Kutch, nella regione più occidentale dell’India. La penisola di Kutch ha una forma che ricorda la sagoma di una tartaruga ed è delimitata a sud dal golfo omonimo sul Mar Arabico. Cena e pernottamento in hotel.

8° giorno / Bhuj: i villaggi tribali (le comunità pastorali del Kutch)
Dopo la prima colazione partenza verso nord per la visita dei villaggi dei vari gruppi etnici che abitano il Grande Deserto del Kutch: Meghwal, Rajput, Muthwa, Jath etc.. I piccoli villaggi delle comunità pastorali sono costituiti da piccole casette in muratura (fino al 2001, l’anno del violento terremoto, le abitazioni locali erano costituite da capanne circolari in fango e paglia, molto simili ai tukul africani) dagli interni imbiancati a calce e intarsiati con numerosi e minuscoli specchietti. Le donne indossano bellissimi abiti riccamente ricamati e dai colori sgargianti e si adornano con pesanti gioielli. Il Kutch si trova in una delle zone dell’India che vanta la più ricca tradizione artigianale, particolarmente famosa per gli splendidi ricami, ma anche per le ceramiche e i tessuti stampati. Ogni villaggio ha la propria specializzazione le cui tecniche vengono tramandate di generazione in generazione. Rientro a Bhuj in serata. Pranzo con lunch-box. Cena e pernottamento in lodge.

9° giorno / Bhuj – Ravechi (la Festa dei nomadi Rabari) (circa 100 km)
Dopo la prima colazione partenza verso nord-est, attraverso un territorio arido e pianeggiante che nel periodo dei monsoni viene in parte inondato dalle acque dei
fiumi stagionali, per un’altra straordinaria fiera del Gujarat, la Fiera di Ravechi che si tiene nei pressi del tempio dedicato a Ravechi Mata, la dea locale che corrisponde alla più famosa divinità hindu Parvati. Migliaia di pellegrini appartenenti alle comunità pastorali Rabari, Ahir e Charan ogni anno si recano alla fiera provenendo dagli angoli più sperduti del Grande Deserto del Kutch. Arrivo a Ravechi e sistemazione in campo tendato. Nel pomeriggio si partecipa alla fiera, più semplice ma anche più ruspante e autentica rispetto a quella di Tarnetar. Le principali attrazioni della Fiera di Ravechi non sono le danze, i canti e le competizioni, ma la popolazione locale che si reca alla festa sfoggiando i fantastici abiti tradizionali. Caratteristica dei Rabari sono i turbanti voluminosissimi e coloratissimi e i gilet impreziositi da ricami; uomini e donne indossano gioielli d’oro e d’argento finemente lavorati, anelli, bracciali e orecchini di varie forme. Spesso gli uomini, che sono meno vanitosi delle donne, superano negli ornamenti le donne stesse. Queste, tuttavia, li battono per la loro bellezza e portamento delicato ed elegante. Pasti e pernottamenti in campo tendato. Il campo tendato viene allestito in occasione della festa dalla proprietà del lodge di Bhuj. E’ costituito da grandi tende con due letti forniti di lenzuola, cuscini e coperte. Bagni privati all’interno di ciascuna tenda dotati di wc e doccia.

10° giorno / Ravechi – Dholavira – Ravechi (la fiera dei nomadi Rabari e il Grande Deserto del Kutch) (circa 100 km)
Ancora una mattinata dedicata alla fiera di Ravechi. Dopo aver fatto l’offerta alla dea-madre locale i pellegrini si concedono un giro sulle giostre, lo spettacolo dei saltimbanchi e gli accattivanti dolcetti delle numerose bancarelle. Nel pomeriggio escursione verso nord per la visita del sito di Dholavira. Ci si addentra nel Grande Deserto del Kutch, ai confini con il deserto pakistano del Sind. Per raggiungere l’isola dove sorgono le rovine di Dholavira si attraversa un tratto dell’abbagliante deserto di sale. Il sito harappan (civiltà della Valle dell’Indo) di Dholavira,
anteriore al 2.500 a.C., è immerso in una desolazione suggestiva. Gli scavi archeologici hanno messo in evidenza l’esistenza di una città piuttosto complessa. Rientro a Ravechi. Pasti e pernottamento in campo tendato.

11° giorno / Ravechi – Bajana (gli asini selvatici) (circa 190 km)
Dopo la prima colazione partenza verso sud-est per Bajanaa. Arrivo a Bajana, sistemazione in lodge e pranzo. Nel pomeriggio escursione in jeep nella Riserva del Piccolo Deserto di Kutch, una landa desolata dove le popolazioni locali sopravvivono estraendo sale e pompando acqua dalle falde sotterranee. Probabile avvistamento degli ultimi esemplari di khur, asino selvatico dell’Asia, che si nutrono dell’erba che nasce sulle distese piatte, chiamate bet, che durante la stagione dei monsoni si trasformano in isole. Cena e pernottamento in lodge. N.B. La Riserva degli Asini Selvatici potrebbe essere chiusa fino alla fine di Settembre. In tal caso si visiteranno i villaggi delle minoranze etniche locali.

12° giorno / Bajanaa – Modhera – Patan – Ahmedabad (il pozzo a gradini) (circa 230 km)
Dopo la prima colazione partenza verso nord per Modhera per la visita dello splendido Tempio del Sole, costruito nel 1026, che presenta notevoli affinità con il più celebre tempio di Konarak nello stato dell’Orissa. Come quest’ultimo, venne progettato in modo tale che durante gli equinozi i raggi del sole nascente illuminassero, attraverso la porta principale, l’immagine di Surya, il dio del sole, posta all’interno del sancta sanctorum. Si prosegue verso nord per Patan, antica capitale hindu che conserva una traccia del suo glorioso passato: il Rani-ki-Vav, un baoli (tipico pozzo a gradini del Gujarat) di straordinaria bellezza, dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2014. Patan è famosa anche per i patola, i sari in seta, realizzati secondo un procedimento lungo e complesso: il filato viene accuratamente dipinto con una speciale tecnica per creare il disegno prima della tessitura. Pranzo in ristorante locale. Dopo pranzo si continua verso sud-est per Ahmedabad. Cena e pernottamento in hotel.

13° giorno / Ahmedabad – partenza
Dopo la prima colazione ancora una giornata da dedicare al completamento delle visite di Ahmedabad. Eventuale visita del famoso Museo Calico, uno dei più bei musei di arte tessile al mondo (chiuso il mercoledì, la visita deve essere prenotata almeno due mesi prima); in alternativa visita del City Museum, ospitato in uno straordinario edificio di Le Corbusier e dedicato alla storia di Ahmedabad, con sezioni relative a ciascuna comunità religiosa della città, a Gandhi e alla lotta per l’indipendenza. Singolare il Museo degli Aquiloni, dove è esposta una selezione di
aquiloni di carta colorata che sembrano farfalle; ogni anno nel mese di gennaio Ahmedabad ospita il Makar Sakranti, il festival internazionale degli aquiloni. Pranzo libero. Nel tardo pomeriggio trasferimento all’aeroporto per l’imbarco sul volo di linea Etihad Airways via Abu Dhabi. Cena e pernottamento a bordo.

14° giorno / Arrivo in Italia
Arrivo a Milano Malpensa al mattino presto.

Sistemazioni previste:

Ahmedabad: The Ummed Hotel, 4 stelle o similare (1 notte)
Vadodara: Taj The Gateway Hotel, 4 stelle o similare (1 notte)
Bhavnagar: Nilambagh Palace o similare (1 notte)
Gondal: Riverside Palace Heritage Hotel o similare (1 notte)
Tarnetar: campo tendato allestito dall’Ente del Turimo del Gujarat (1 notte)
Bhuj: Kutch Safari Lodge o similare (2 notti)
Ravechi: semplice campo tendato allestito in occasione della festa (2 notti)
Bajana: Royal safari camp o similare (1 notte)
Ahmedabad: The Ummed Hotel, 4 stelle o similare (1 notte)


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Date e prezzi
Prezzo
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Incluso/Escluso

I prezzi indicati si intendono a persona in camera doppia, si intendono sempre "a partire da" e si riferiscono alla quotazione più bassa applicabile nell'ambito del periodo inserito. 
Partecipazione minima richiesta 2 persone.


La quota comprende:
- Voli di linea intercontinentali da Milano Malpensa
- Trasferimenti privati da e per l’aeroporto
- Trasporti a terra con minibus
- Pernottamenti in hotel
- Tutti i pasti
- Guida locale di lingua inglese e accompagnatore italiano a partire da un minimo di 8 partecipanti
- Dossier informativo/culturale o guida.

La quota non comprende:
- Tasse aeroportuali circa euro 410 a persona (variabili fino a emissione del biglietto)
- Voli di avvicinamento da altri aeroporti 
- Spese per l’ottenimento del visto indiano euro 75 a persona
- Spese gestione pratica euro 80 a persona
- Assicurazione Medico, Bagaglio e Annullamento da euro 115 a euro 150 a persona in base al costo del viaggio
- Spese di carattere personale, mance e quanto non espressamente menzionato nella quota comprende

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Appunti di Viaggio

Altre informazioni:


Tipologia degli hotel:
Sono previste buone sistemazioni in hotel e residenze storiche. I campi tendati semplici ma confortevoli, consentono di risiedere nelle località di Tarnetar e Ravechi e quindi di vivere al meglio le feste.

Trasporti
Si utilizzano minibus con aria condizionata di diversi modelli e dimensioni a seconda del numero dei partecipanti e mezzo fuoristrada per l’escursione nel Piccolo Deserto del Kutch.

Organizzazione

Il viaggio viene effettuato con guida locale di italiana (molto rare in Gujarat) o inglese.

Clima
Nel Gujarat il clima è di tipo desertico, soleggiato, secco e con elevata escursione termica tra giorno e notte. I mesi di Maggio e Giugno sono i più caldi, con temperature che raggiungono anche i 35°C-40°C. In Luglio, Agosto e Settembre l’arrivo dei monsoni permette un abbassamento delle temperature a circa 30°C pur non infastidendo il viaggiatore grazie alla durata limitata degli scrosci d’acqua. Nella stagione dei monsoni la zona del Piccolo Deserto di Kutch è soggetta a allagamenti.

Disposizioni sanitarie
Non è richiesta alcuna vaccinazione. Si consiglia comunque di informarsi presso l’Ufficio d’Igiene provinciale.

Formalità burocratiche
E’ necessario il visto consolare, a cui provvede la nostra organizzazione, che deve essere richiesto al Consolato Generale Indiano (per il nord Italia a Milano, per il centro-sud a Roma) almeno 30 giorni prima della partenza. Il passaporto non deve scadere entro 6 mesi dalla data del viaggio. Necessarie due foto tessera e la compilazione di un modulo richiesta visto.

Caratteristiche del viaggio e grado di difficoltà

Viaggio molto intenso di spiccato interesse culturale/etnografico. Lunghi trasferimenti su strade asfaltate che possono anche essere danneggiate dalle piogge monsoniche.


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